È UN PROFUMO CHE DROGA, QUELLO DEL LAGO D’ESTATE

Primo Chiostro – Dibattiti e Incontri
Relatori: Andrea Vitali a colloquio con Francesco Cevasco

Raccontare storie ascoltate dal padre, dai parenti, dai pazienti; storie che girano nell’aria di un paese di nome Bellano. Il tempo è sempre lo stesso, la prima
metà del secolo scorso. I luoghi sempre uguali, la sponda lecchese del Lago di Como. La curiosità di andare ad acchiappare altre storie sembra non esserci, vista la quantità di quelle che già conosce.
Andrea Vitali appare l’opposto dello scrittore in fuga per le strade del mondo o della fantasia tanto è legato al suo mondo e alla sua professione di medico di base. Eppure i suoi racconti rapiscono il lettore e, d’incanto, lo trasportano in quel sicuro rifugio che è la provincia.
Specie quella di un passato vissuto dentro le storie ascoltate da ognuno di noi.


Francesco Cevasco genovese, giornalista del Corriere della Sera, un po’ inquieto e irrequieto lo è pure lui, anche se non sembra. Lo dimostrano i febbrili cambiamenti di giornali: Secolo XIX, Corriere d’Informazione, Il Lavoro, Amica, L’Europeo, Eva, La Stampa, Il Corriere della Sera. Una vaga forma di perversione professionale lo ha portato a lavorare anche in due settimanali femminili.
Dopo anni di esperienza ha trovato una certa serenità: ora è inquieto soltanto alla vigilia delle partite della Sampdoria

Andrea Vitali nato nel 1956 a Bellano, Dopo aver frequentato “il severissimo liceo Manzoni” di Lecco, si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano ed esercita la professione di medico di base nel suo paese. Ha vinto numerosi premi letterari ed è stato in finale allo Strega e al Campiello.
Tra i suoi molti libri ricordiamo La mamma del sole (2010), Zia Antonia sapeva di menta (2011), Galeotto fu il collier (2012) e Un bel sogno d’amore (2013). Premiata ditta Sorelle Ficcadenti (Rizzoli 2014). I suoi romanzi sono tradotti in 11 lingue.
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