ETICA E SCIENZA, UN DIALOGO IMPOSSIBILE?

Sala delle Capriate – Dibattiti e Incontri
Relatori: Edoardo Boncinelli a colloquio con Valerio Meattini

È possibile un dialogo tra scienza ed etica? Chi ritiene che le due discipline si occupino di questioni e problemi del tutto diversi lo esclude. La scienza sarebbe descrizione di ciò che c’è e perciò non potrebbe essere in conflitto né in dialogo con l’etica che comanda ciò che dovrebbe essere. Chi, invece, sostiene la necessità del dialogo dice che la scienza non è un sistema isolato dalla società e perciò essa sarebbe responsabile verso
l’insieme della vita. Inoltre – aggiungono alcuni – la scienza stessa è un’etica in quanto forma suprema di rassicurazione che ha preso il posto di Dio.

Edoardo Boncinelli, laureato in fisica all’Università di Firenze, studioso della genetica, della biologia molecolare e dello sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. La sua ricerca si è intrecciata con le neuroscienze e l’indagine delle funzioni mentali superiori. Nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, ha incluso le scoperte di Boncinelli tra le 10, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da ricordare nella storia d’Italia. Grecista, saggista e divulgatore scientifico, tra i suoi ultimi libri:
L’anima della tecnica (2006), Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010), La scienza non ha bisogno di Dio (2012), Quel che resta dell’anima e La vita della nostra mente.

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Valerio Meattini, è professore ordinario di filosofia teoretica all’Università degli studi di Bari. Ha studiato il mondo greco e, soprattutto, Platone, Cartesio, Spinoza, Kant e Schopenhauer. Ha pubblicato in Germania l’opera Der Ort des Verstehens. Recentemente si è dedicato ad elaborare una versione dello scetticismo che recupera aspetti trascurati o sottovalutati del pensiero di Giacomo Leopardi. Ha scritto per il teatro e collabora con pittori e artisti. Tra le sue pubblicazioni anche una raccolta poetica dal titolo Sub Rosa e il libro di racconti Sospensioni. Cinque racconti circolari e due congetture, Carabba, Lanciano 2012. Tiene particolarmente all’onorificenza del Circolo degli Inquieti.

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L’incontro sarà preceduto alla lettura del XXVI Canto dell’Inferno di Dante a cura di Alessandro Sorrentino.

Basilica-San-Francesco-Ravenna

Alessandro Sorrentino.  Una passione che fin da ragazzo lo ha spinto alla lettura e alla recitazione. Esordisce in teatro con Chevov e Pirandello. Seguono recital di letture di: Leopardi, Luzi, Montale ed altri autori. Nel 2003 gli viene conferito “Il Lauro Dantesco” premio assegnato dal Centro Relazioni Culturali di Ravenna all’interno della rassegna internazionale la “Divina Commedia nel mondo”, dove vi partecipano traduttori, studiosi, esperti da ogni parte del mondo. Nel 2008 riceve il “Il Lauro Dantesco” ad Honorem e da circa otto è assiduo lettore della rassegna. E’ una voce calda dallo spiccato timbro evocativo che spazia tra dolcezza profondità e l’accademico.
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