Festa dell’Inquietudine, al centro dell’attenzione i terremoti dell’Aquila e dell’Emilia

Le popolazioni colpite dal terremoto, a L’Aquila nel 2009 e in Emilia in questi giorni, saranno al centro dell’attenzione della Festa dell’Inquietudine in programma da venerdì 1 a domenica 3 giugno nella storica cornice di Finalborgo.

“Lo faremo dedicando loro il concerto di Eugenio Bennato, la conversazione con la rappresentanza degli abitanti de l’Aquila e la raccolta di fondi al termine della manifestazione Inquieto dell’Anno” annuncia Elio Ferraris, animatore del Circolo degli Inquieti.

“Molte settimane fa il Circolo aveva deciso di conferire, unitamente a Ferruccio de Bortoli, agli abitanti de L’Aquila il premio Inquieto dell’Anno. Era un riconoscimento alle 308 vittime, agli oltre 1600 feriti e ai 72.442 abitanti di una città in cui i danni ammontano ad oltre 10 miliardi di danni. Oggi, davanti al dolore e alle rovine che un nuovo devastante terremoto ha colpito una larga area dell’Emilia, quel riconoscimento risulta ancor più pertinente” sottolinea Ferraris.

“A tutti loro – dice il presidente del Circolo – attribuiremo idealmente la nostra attestazione di ‘inquietudine’. Di fatto la consegneremo alle persone che abbiamo scelto come ospiti e che ci sono venute a trovare. Ad esse, piccola parte di un patrimonio umano piagato da un evento devastante, porteremo la nostra gratitudine per quanto stanno facendo in quel territorio con progetti innovativi, tesi a restituire socialità e cultura alla loro città, attraverso iniziative efficaci e valide anche oltre il territorio di riferimento. Quando decidemmo di conferire agli abitanti de L’Aquila questa attestazione, volevamo contribuire a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul terremoto che il 6 aprile 2009 distrusse quella città”.

“Il riconoscimento è, nel contempo, un invito a trovare, finalmente, le giuste soluzioni a L’Aquila e un monito a non propagare in altre parti, con gli errori, nuovo dolore. Con gli abitanti de L’Aquila abbracceremo, quindi, tutti gli abitanti dell’Emilia colpiti da quest’ultimo terribile evento” conclude Ferraris.

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