Il potere della Taranta. Eugenio Bennato in concerto per gli abitanti de L’Aquila

Spettacolo a pagamento €. 12,00 – Parte dell’incasso sarà devoluto agli abitanti de L’Aquila

Il concerto di Eugenio Bennato è un forte strumento di comunicazione diventato anche un percorso di grande fermento creativo che affonda le sue radici nella tradizione (Taranta Power). La sua musica, il ritmo della taranta, si avvale di tecniche strumentali che fanno uso di strumenti strettamente legati a quel mondo, come la chitarra battente, il tamburello e la mandola e che ben si fondono con esperienze e generi musicali contemporanei.

Intervengono i musicisti che da anni accompagnano Eugenio:

Vincenzo Lambiase (chitarra classica e elettrica), Mohammed Ezzaime El Alaoui (voce), Chiara Carnevale (percussioni), Stefano Simonetta(basso), Sonia Totaro(vocalist)

In “Questione meridionale” ho scritto cose che riguardano vari momenti della storia presente che ho vissuto direttamente, e della storia del passato che ho appreso attraverso ricostruzioni e ricerca di tracce.

Riaffiorano così alla mia mente e alla mia immaginazione i volti e le storie di personaggi maledetti, uccisi e cancellati dalla storia, come Ninco Nanco e Michelina De Cesare, combattenti meridionali abbattuti dall’esercito sabaudo al tempo dell’Unità d’Italia, che avevano osato contrapporsi alla campagna militaresicuramente irrispettosa e ignorante delle istanze della cultura diversa dei contadini del sud.

La storia dei briganti si collega a una storia del presente, per esempio alla straordinaria storia dell’”onda verde” della primavera araba, che rappresenta un fatto nuovo e inatteso che ha avuto la potenza di avviare un cambiamento epocale. Dopo un concerto a Casablanca nel febbraio 2011, ho deciso di parlare di un sud che finalmente si muove, di una nuova gioventù che da sola si prende le cose che le spettano, e ho dedicato una ballata alla giovane pianista iraniana Neda Soltan, uccisa nel luglio 2009 da un cecchino che l’ha colpita mentre pacificamente sfilava in una manifestazione a Teheran, per la strada; quella drammatica scena, rimandata via internet, ha rappresentato la prima scintilla di una grande rivolta.

E oggi queste storie estreme del presente e del passato rientrano nel ritmo aggregante di una comunicazione musicale che culmina nella festa: sono le feste delle piazze del sud Italia (a cui ho dedicato il brano “Balla la nuova Italia”) e di tante piazze del mondo che lanciano i loro segnali di una scelta spontanea e alternativa.

Eugenio Bennato

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