L’INGANNO TECNOCRATICO

Nell’enciclica Caritas in veritate si osserva come la pretesa prometeica di un’assoluta autosufficienza dell’uomo si accompagna alla pretesa di autosufficienza della tecnica e come questa, mediante la globalizzazione, si è andata a sostituire alle ideologie diventando un potere ideologico che espone l’umanità al rischio di non incontrare l’essere e la verità. La tecnocrazia è ovunque, sostituisce il potere dei tecnici a quello degli eletti e degli elettori e promette anche la pace, un altro prodotto tecnico che, prescindendo dai valori, si rivela un inganno. Strumento dell’inganno della tecnocrazia sono poi i mezzi di comunicazione sociale che, rivendicati come neutrali, in realtà impongono parametri culturali funzionali a progetti di potere ideologico e politico. Difendere la libertà significa conoscere la tecnocrazia per contrastarla.


Massimo Introvigne, sociologo, filosofo e scrittore italiano. Fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR), una rete internazionale di studiosi di nuovi movimenti religiosi, è stato nel 2011 Rappresentante per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un’attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni. nell’ambito dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). E’ membro della sezione di Sociologia della Religione dell’Associazione Italiana di Sociologia ed è autore di oltre sessanta libri.
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