Luciano Canfora

Luciano Canfora

Inquieto ad honorem – Inquieto dell’anno 2015

La personalità culturale di Luciano Canfora, la sua lunga militanza nella filologia classica, nella storiografia, nella saggistica politica e culturale, il suo stile di pensiero e di scrittura, sono noti da anni anche al largo pubblico.

Si riconoscono a Canfora l’importanza dei temi trattati, la conoscenza di prima mano delle fonti, l’acutezza critica, l’ampiezza dei riferimenti e l’efficacia della comunicazione. Del pari gli si riconosce la capacità di muovere alla riflessione sul presente con la meditazione su vicende della storia antica, con la maestria di chi sa come interrogare documenti e testimoni per ricavarne informazioni, sfuggite a volte anche a studiosi provetti.

Scrive Canfora: “Anche di questa lotta contro il tempo è fatto lo scrivere storia. Arte a praticar la quale l’atarassia senza passioni non è la migliore, ma forse la peggiore condizione. Sicché il pathos narrativo (la partecipazione emotiva, non il volgare patetismo) non è cascame del lavoro storiografico ma al contrario l’indizio della perdurante vita del passato dentro di noi.” E’ questa perdurante vita, soprattutto nell’accezione che per noi è rappresentata dalla classicità greco-romana, che egli considera un fecondo interlocutore permanente e che ha saputo proporre e partecipare al suo vasto pubblico di lettori.

Di questa alta lezione c’è consapevolezza diffusa e largo apprezzamento.

A tali condivisi riconoscimenti, gli Inquieti vogliono aggiungere il loro e specifico, individuandolo nella capacità ‘eversiva’ che Canfora ha di affrontare quei temi grandi e ineludibili, penetrandoli in aspetti inediti, consegnandoli a nuovi e imprevisti contesti, provocando modi di vedere altrettanto nuovi e provvidi di idee; di modo che filologia e storia divengono matrici di libertà di pensiero e luoghi dell’intelligenza critica.

Gli Inquieti gli sono inoltre grati in modo particolare per un nuovo impulso impresso all’utopia – senza la quale l’agire politico perde ogni ragione che non sia quella degli interessi personali – in un’epoca, che si annuncia lunga, di larga rassegnazione e di tramontati entusiasmi.

Gratitudine che esprimono assegnandogli, lietamente, il riconoscimento di Inquieto dell’anno 2015 e insignendolo del titolo Inquieto honoris causa, onorati a loro volta di accoglierlo nel loro particolare pantheon.

Savona, 9 ottobre 2016

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