Notizie false e storie vere. Breve viaggio storico e artistico nel mondo delle fake news

Luigi XIV pranza con Moliere

Siamo circondati da notizie false, è risaputo. Ma le fake, come si chiamano oggi, sono sempre esistite e sono state usate per ottenere gli stessi scopi per cui le si utilizzano oggi: confondere, creare false verità (ad esempio: l’immagine che ritrae lo studio di Jean Auguste Dominique Ingres dal titolo: Louis XIV et Molière déjeunant à Versailles ritrae un episodio… mai accaduto).

A raccontarcelo, in una serata che si annuncia ricca di sorprese, venerdì 6 maggio alle ore 21 presso l’Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo (SV), due storici, Paola Bianchi e Andrea Merlotti, che risponderanno ad alcune delle domande più comuni: come nascono le false notizie? Da quali elementi traggono la loro consistenza? Come si propagano? Sono sempre esistite?

Il termine fake news è entrato nel lessico comune associato a una diffusione sempre più pervasiva e indistinta delle notizie. Quasi che si trattasse di un fenomeno della contemporaneità provocato da un flusso di informazioni inarrestabile, favorito dall’uso indiscriminato dei social.
Con il termine “false notizie”, in realtà, si possono classificare fenomeni di natura diversa, ricorrenti nella storia. Fenomeni e vicende che gli storici hanno, non da oggi, in più occasioni, evidenziato e cercato di spiegare

Pochi interrogativi più di questi meritano di appassionare chiunque ami riflettere sulla storia passata e contemporanea.
L’incontro in programma a Finalborgo ci guiderà  nella rilettura di alcuni esempi di fakes storiche più o meno note, avvalendosi di materiali iconografici molto conosciuti che però ritraggono avvenimenti mai accaduti, alcuni davvero sorprendenti.

L’ingresso è libero. È gradita la prenotazione a info@circoloinquieti.it

Paola Bianchi. PhD, è professore di Storia moderna presso l’Università della Valle d’Aosta. Membro del Collegio docenti di Dottorato presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, fa parte del Comitato di direzione della rivista Società e storia e del Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-militari. Fra i suoi temi di ricerca, la storia istituzionale e culturale fra Seicento e prima metà dell’Ottocento, con particolare attenzione alla circolazione e formazione delle élites e alla storia militare.

Andrea Merlotti. PhD docente a contratto al Politecnico di Torino. È autore di vari libri e di un centinaio di saggi sul Piemonte sabaudo. Dal 2002 nella Struttura per l’allestimento della Reggia di Venaria, dal 2007 ne dirige il Centro studi delle Residenze Reali Sabaude.
Membro del Comité scientifique del Centre de recherche du Château de Versailles.
Socio corrispondente della Deputazione Subalpina di Storia Patria, scrive su Il Giornale dell’Arte e su Il Sole 24 Ore. Membro del Comitato scientifico di Studi piemontesi

 

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