Valeria Golino

Valeria Golino

Inquieto ad honorem – Inquieto dell’Anno 2014

Il Circolo degli Inquieti potrebbe conferire la sua massima attestazione di Inquietudine a Valeria Golino anche solo valutando il suo percorso di vita e professionale. Un percorso noto a tutti in cui Valeria ha con sapienza mescolato cognizioni, culture e lingue diverse; viaggi, esperienze e avventure sempre nuove; amori, amicizie, passioni e sentimenti vissuti senza ostentazioni ma  palesemente e intensamente.

Valeria Golino non ha un nome d’arte, non le serve così come non le serve il gossip. Le sue esternazioni mediatiche sono poche ed essenziali.
Di lei si parla e si scrive molto ma di Lei si conosce, in fin dei conti, poco.
Il suo fascino è il fascino inquieto della discrezione.
Per lei parlano i personaggi interpretati, l’espressività e la bellezza del suo viso e dei suoi occhi. Il suo bellissimo volto manifesta la magia delle sue origini ed offre effetti che solo una maschera greca sa rendere; sul set Valeria si trasforma in altri esseri e si fa compartecipe delle sue, delle loro e delle nostre inquietudini.

E da qui inizia a trapelare l’Inquietudine profonda che anima e permea Valeria. Il suo nomadismo non è solo culturale, non è solo nobile vagabondaggio tra culture, paesi, creatività e forme artistiche. Valeria sembra far proprio il nomadismo mentale di Montaigne per cui l’abitudine e la fissità degli atteggiamenti mentali ottundono i sensi e nascondono la vera natura delle cose.
Una natura delle cose che la nostra Inquieta ricerca con curiosità e acume ma che non intende definire, quasi fosse blasfemo alzare il velo di mistero che ne preserva l’intimità.
Per questo -non i personaggi- ma le persone che Lei interpreta sono sempre diverse e irrisolte. Non rappresentano la perfezione, né fisica né intellettuale. Ad esse, però, la nostra Valeria conferisce un fascino e una forza seduttiva talmente solenni che pare voler sottolineare l’esistenza in quelle persone inquiete di una bellezza senza tempo, che va ben oltre alle loro non-perfezioni.
Al Circolo degli Inquieti Valeria, per la sua Inquietudine, appare terrestre, ctonia, lunare e potremmo raffigurarla con 3 teste o 3 corpi proprio come la multiforme Ecate, dea degli incantesimi, della luna, della notte, dei boschi, dei lupi e dei trivii dove le sue statue venivano poste a protezione dei viandanti.

Il Circolo degli Inquieti conferendo, quindi, il Premio Inquieto dell’Anno-Inquieto ad honorem a Valeria Golino la inserisce di buon grado nel suo particolare Pantheon chiedendole di aiutarci con le sue caratteristiche di molteplicità e multiformità che ad esplorare meglio noi stessi

Finale Ligure, Savona, 2 giugno 2013

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